giovedì 18 novembre 2010

Ricordi di una trasferta a milano....

Stagione 1983-'84 all'epoca avevo 16 anni e mezzo, avevo già fatto qualche trasferta negli anni passati grazie a mio fratello più grande di 11 anni di me, ma da quell'anno cominciai ad andare con i miei amici, avevo già fatto Verona e Genova contro la Samp ma erano state trasferte tranquille da gemellati. Ad agosto al mare avevo conosciuto 2 fratelli di Milano, uno interista ed uno milanista e ci eravamo ripromessi appena le ns squadre si incontravano di vedersi; capitò prima a me era (guarda un pò che caso) il 20 novembre 1983 ed il calendario aveva messo in programma Milan-Fiorentina. Così presi accordo con il fratello interista per la trasferta, chiaramente i miei erano contrari, all'epoca la rivalità con i rossoneri era fortissima e incidenti si verificavano in ogni partita fra le 2 squadre (oltretutto un paio di anni prima ci furono i famosi scontri in cui venne ferito il Pompa), ma partì lo stesso trascinandomi dietro altri 2 amici di Coverciano (più 2 amici milanisti di Firenze); la partenza su treno di linea fù intorno alle 6,30 di mattina, eravamo pochi viola circa 200 ed il viaggio d'andata passò fra i racconti dei vecchi ultrà sulle trasferte a Milano col Pompa e gli sfottò alle varie stazioni in cui ci fermavamo. Una volta arrivati alla stazione di Milano sul treno iniziarono a girare voci che la Fossa dei Leoni era in stazione ad attenderci e tutti iniziarono a imboscare le sciarpe ed a prepararsi allo scontro, ma poi non successe niente, io e i miei amici avevamo appuntamento con il mio amico interista che ci portò a pranzo a casa sua e poi allo Stadio. Ci posizionammo nel 2° anello di Curva Nord e notammo subito i fiorentini con cui avevamo viaggiato, facemmo gruppo, mancava ancora molto all'inizio, tutti avevamo le sciarpe nascoste, ma non passammo inosservati, alcune "vedette" milaniste ci avevano inquadrato e partì qualche offesa reciproca, i vecchi ci dissero di prepararci (ricordando una trasferta di qualche anno prima) e di lì a poco vedemmo spuntare qualche centinaio di milanisti, spranghe e catene in mano (all'epoca il secondo anello di San Siro non aveva recinzioni e poteva venir girato da una parte all'altra) che iniziò ad aggredirci, ci furono duri scontri che durarono diversi minuti fino all'intervento della polizia, ma a parte qualche contusione non ci furono grossi danni per nessuno, e i fiorentini seppero tener testa ai rossoneri. La partita la perdemmo 2-1, ma questo non era importante ci aspettava una lunga camminata verso l'unica fermata del Metrò a Piazzale Lotto tutti mescolati e senza polizia, fra sassate e tentativi di imboscate. Riuscimmo ad arrivare in stazione e lì ci furono altri scontri con un gruppetto di milanisti ai quali furono sottratti un paio di borsoni, uno contenente sciarpe e adesivi, l'altro con lo striscione del suo gruppo "Outlaws". Arrivati a Bologna dovevamo aspettare un paio d'ore per prendere la coincidenza per Firenze, e lì conoscemmo 5 o 6 Palermitani (che tornavano da una trasferta in Veneto) ed un napoletano che veniva da Tbilisi in Russia (dove il Napoli aveva giocato il mercoledì prima) che viaggiava senza biglietto nascondendosi nei cessi o nel vano bagali; andammo tutti insieme un pò a giro per il centro città, svaligiando qualche bar e menando alcuni bolognesi che alzavano qualche dito di troppo, finchè non andammo a mangiare in un lussuoso ristorante (chiaramente scappando prima dell'arrivo del conto). L'arrivo a Firenze fù trionfale, erano già passate le 1,00 di notte e quando scendemmo ci accorgemmo che in cima al binario erano ad attenderci tantissime persone, erano parenti ed amici in apprensione perchè avevano sentito per radio degli scontri (mica esistevano i cellulari) e giornalisti e fotografi di radio e tv private pronti per intervistarci; noi allora tirammo fuori lo striscione sottratto ai milanisti e iniziammo un corteo cantando milan vaffanculo e bastardo rossonero passando nel mezzo alla folla che ci applaudiva. Per me, all'epoca sedicenne, fù una grande giornata e non vedevo l'ora di essere il giorno dopo per raccontare agli amici di questa trasferta da vero ultrà.
Felice di aver vissuto quelle giornate senza Tdt, Casm, fair play e cazzate del genere che stanno uccidendo la passione del tifoso.

Stefano

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